mercoledì 15 giugno 2011

Eclissi di Luna


Luna era una sognatrice, perdutamente innamorata del suo capo. Il suo universo girava tutto intorno a lui che era bello, grande e splendente, mentre lei era piccola e tonda. Non aveva nessuna speranza, e così spesso si accontentava di brillare di luce riflessa. A volte l'illusione di quel calore la portava a riempirsi di colori, ma subito li perdeva a causa della sua eterna insicurezza. Quella sera però si era fatta coraggio, e uno spicchio alla volta aveva deciso che si sarebbe dichiarata. Aveva tutto il tramonto per farlo e non c'erano nubi all'orizzonte. Gli si avvicinò, restando a distanza di sicurezza per non bruciarsi e cominciò a parlare d'amore. Lui però era troppo preso a brillare di luce propria e neanche la ascoltò. Così Luna si nascose nell'unico posto in cui nessuno l'avrebbe potuta vedere ed in quel cono d'ombra divenne rossa per la vergogna. In quel momento si rese conto di aver appena fatto qualcosa che il sole non avrebbe mai potuto fare: arrossire in preda ad un momento di debolezza. Quella notte si sentì forte come non mai. In fondo, disse, di stelle ne è più l'universo, ma quanti satelliti timidi conoscete?


mercoledì 8 giugno 2011

Solo nel mondo delle favole


La principessa soffriva per la mancanza di corteggiatori di valore. La sua bellezza perfetta, quasi soprannaturale, attirava solo principi azzurri interessati unicamente a conficcare la loro spada nel cuore di un drago. Lei sospirava rassegnata, nella speranza che un giorno avrebbe trovato qualcuno capace di sostenere una conversazione senza nominare cavalli bianchi ed armi lucenti.

L'orco aveva rinunciato da tempo a coltivare il giardino dei suoi affetti. Agli occhi delle donne era come un buco nero e nessuna si era mai fermata ad ascoltare la musica del suo cuore. Negli anni aveva imparato a foderare il suo aspetto bitorzoluto con tutta la dignità che era riuscito a trovare e la pellicola funzionava abbastanza bene come isolante dei sentimenti.

La carrozza reale correva veloce nel bosco, preoccupata di fare tardi all'ennesimo ricevimento. Una ruota ribelle decise di perdersi tra gli alberi, rovesciando il punto di vista sul mondo della principessa. L'orco fu risvegliato dal rumore e si precipitò fuori di casa.

Poiché si trattava di un mondo magico, la carrozza aveva preso fuoco, con la principessa all'interno.

L'orco arrivò sulla scena dell'incidente, si allacciò forte alla sua dignità e si tuffò tra le fiamme. La principessa riuscì solo a vedere il profilo di un volto irregolare seminascosto dal fumo, prima di svenire ormai al sicuro nel bosco. Cercò il suo salvatore in tutti i modi possibili, ma tutti i principi che millantavano l'impresa avevano sempre dei lineamenti troppo perfetti.

Aveva ormai perso la speranza quando un giorno, durante una passeggiata nel bosco rivide quella strana faccia. L'orco si girò verso di lei, sorpreso di trovare nei suoi occhi una luce che non aveva mai visto prima. Per un attimo entrambi ebbero la tentazione di affogare in un abbraccio tutti i loro problemi, ma poi si ricordarono di appartenere a mondi troppo lontani e proseguirono ognuno sulla propria orbita. Due come noi, pensarono mentre si allontanavano, possono stare insieme solo nel mondo delle favole.