lunedì 21 gennaio 2008

Giù le mani dai miei piselli 3 ( A volte ritornano)

Mendel prese un piccolo seme di pisello rugoso, e lo seppellì accuratamente in una piccola vaschetta piena di terra. Si sedette sul suo sgabello, e cominciò a annotare i suoi dati sul suo quaderno.
Fu in quel momento che la vide per la prima volta. La penna d'oca gli cadde sul calamaio, affogando in un mare d'inchiostro. Lei indossava solo una sottoveste bianca, che lasciava poco spazio all'immaginazione immediata ma molto a quella futura. Per un momento, Gregor si dimenticò dei suoi amati piselli.
-Ciao Gregor. Che cosa stai facendo con questi semi?- gli chiese, appoggiando una mano sulla tunica del monaco.
- Ti interessi anche tu di piselli?- rispose lui, ormai quasi preda di istinti che non facevano onore al suo ordine sacerdotale.
- In un certo senso, si-
A Mendel si illuminarono gli occhi. Le prese la mano e, dimenticata la precedente malizia, le fece da Cicerone all'interno della sua serra.
- Vedi questi sono rugosi, mentre questi altri lisci- disse, indicando due semi apparentemente identici.
- E questo- domandò lei, stringendo peccaminosamente tra le gambe di Gregor- Questo cos'è?-
Il monaco si svegliò di colpo. Guardò i primi raggi di sole entrare timidamente nella sua stanza, e poi si richiuse gli occhi.
-Che incubo-sospirò, con un'evidente punta di rammarico.

-Non sai che incubo che ho avuto questa notte. Ero in una specie di serra, con un monaco che mi faceva vedere i suoi piselli..-
- Il suo pisello vorrai dire- le rispose la sua truccatrice, mentre le sistemava il fondo tinta sul seno sinistro.
- No, erano proprio piselli. Era orgoglioso di quelle piante, quando me ne parlava gli brillavano gli occhi-
- Non credo che sia poi un incubo terribile. Voglio dire, hai avuto esperienze molto peggiori nella realtà, come quella volta che hai dovuto lavorare con quel Russo che puzzava come una capra-
- Che schifo. Se ci ripenso mi viene da vomitare. Fortuna che mi sono imposta e ho costretto la produzione a girare la scena in cui lui mi dichiarava il suo amore in una vasca profumata..Però vedi, il problema è un altro..Del russo non mi importava nulla, mentre questo piccolo monaco pelato mi eccitava tantissimo.. Non riuscivo a resistergli, era terribilmente sexy mentre parlava di quei suoi semini rugosi-
- Forse hai semplicemente bisogno di qualcosa di diverso..Sai con il lavoro che fai hai bisogno di questi sogni un pò strani-
-Dici?-
- Ma si..vedrai che domani già non te lo ricorderai più-
- Speriamo- rispose lei, alzandosi dalla sua sedia e dirigendosi verso il set di "Pene d'amore".