mercoledì 11 marzo 2009


Salviamo l'Escherichia Coli

Un'altra puntata delle nostre affascinanti interviste per la rubrica Chiacchiere fra amiche; questa volta abbiamo incontrato per voi la contessa Lavinia De Gubernantiis Mannucci, paladina della vita e dei diritti di tutti gli esseri viventi. La siamo andate a trovare nella splendida cornice di Villa Mannucci, antica residenza di caccia della sua gloriosa famiglia ( anche se la contessa ci ha assicurato che gli animali impagliati all'interno della casa sono tutti rigorosamente morti di vecchiaia).È dunque nell'incantevole mansarda leopardata ecosolidale della villa che comincia la nostra chiacchierata.

Allora, Contessa, come è nato questo suo grande amore per gli animali?
Tutto è cominciato quando mio nonno mi portava a caccia, da bambina, proprio intorno a queste colline ( indica con il braccio verso l'esterno). È stato in quei giorni che ho imparato ad amare la natura e tutte le sue incredibili creature.
Non dev'essere stato difficile, considerando la bellezza di questi luoghi. E quand'è che ha trasformato il suo amore in impegno attivo?
Intorno ai vent'anni. Ero con un alcuni amiche in vacanza in Kenya, e una di noi aveva con sé il suo incantevole coniglietto bianco. Un giorno usciamo per fare una gita al di fuori del villaggio turistico, ed il povero animaletto scompare per un attimo dalla nostra vista, giusto il tempo di venire letteralmente fatto a pezzi da alcuni lugubri individui del luogo, così da quel giorno ho capito che avrei dovuto fare di più per proteggere gli animali dalla crudeltà umana.
E da questo punto di vista lei non ha niente da invidiare a nessuno: le sue battaglie contro l'ignobile trattamento riservato ai polli nelle aziende agricole sono passate alla storia, e sono ricche di successi, come quando è riuscita ad evitare il sacrificio di migliaia di poveri animali destinati alle popolazioni del terzo mondo.
Grazie.
Ci racconti però come è nata questa sua ultima campagna, Salviamo l'Escherichia coli.
È molto semplice. La superbia degli scienziati ormai non conosce limiti, e tutti siamo a conoscenza di problemi come la morte degli embrioni per la ricerca sulle staminali, anche se sono in pochi a conoscere il dramma dell'Escherichia Coli.
Ci spieghi bene il problema, molte delle nostre lettrici probabilmente non avranno mai sentito questa parola, o forse l'avranno scambiata per un nuovo tipo di crema per la pelle
(sorride) L'escherichia Coli è un piccolo batterio che vive nell'intestino degli esseri viventi, anche in quello degli esseri umani. Nonostante sia così piccolo da non essere visibile ad occhi nudo, è anche lui una creatura di Dio, ed ha diritto a vivere pienamente la sua vita da batterio. Purtroppo, i laboratori di tutto il mondo sono pieni di migliaia di esemplari di Escherichia in cattività, che vengono usati per la ricerca e uccisi senza nessuna pietà. Basta sfogliare un qualsiasi libro di biologia per rendersi conto delle proporzioni di questo sconosciuto dramma moderno.
Terribile. E nessuno dice niente?
Nulla. Ho provato a parlarne con un ricercatore una volta, e lui mi ha guardato come una pazza e poi mi ha detto, Lei si sente in colpa quando si lava i denti? È incredibile la loro completa mancanza di umanità. Sembra quasi che abbiano preferito la matematica alla loro sensibilità, trasformandosi in automi.
Se non altro speriamo che questa intervista possa essere utile per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo argomento.
Senz'altro. E mi lasci dire che nonostante la lotta sia impari noi non ci arrendiamo, e anzi presto organizzeremo una serata benefica per impedire la sperimentazione su questo simpatico ed innocente inquilino del nostro stomaco. Se vuole venire con il suo giornale, posso farla accreditare come invitata. Sa, è una festa riservata..
Grazie, verremmo senz'altro. Come al solito è stata gentilissima.
Grazie a voi.
E buona fortuna con la sua battaglia.

Mi allontano dalla Villa che è quasi ora di pranzo, e quando sento il mio pancino brontolare penso che quei poveri batteri siano simpatici anche se forse un po' troppo maleducati.

di Falsa Senza Dubbio

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