Il poeta cerca di sedurre la realtà con le sue rime baciate, ma finisce quasi sempre per fare solo delle terribili figure retoriche. Soffre di piccole perdite notturne di concretezza, e fa sogni appiccicosi dai quali non si libera mai del tutto.
Ha una scuola di ballo per pensieri, e gli insegna a seguire la musica della vita con passo leggero e ritmato. Si crede il custode della porta del cuore, ma in realtà è solo rimasto incastrato all'Incanto, ed ora non sa più come liberarsi.
Grande sostenitore del contrasto, sa che il segreto del suo talento non è altro che un fallimento: come un uccello che non può volare il poeta sogna di decollare con le sue ali d'inchiostro, ma ogni volta è costretto a mascherare il suo goffo tonfo nella realtà con parole che si perdono tra l'azzurro del cielo.
1 commento:
Colpisce constatare la contiguità di questo bel post rispetto a quello successivo sul primo poeta della storia (un effetto voluto?). In ogni caso complimenti, anche per la scelta icastica dell'immagine. Interessante questo piccolo montaggio di materiali! Ciao!
Posta un commento