domenica 30 settembre 2007

Guerra d'amore ( la partita di tennis 4)

-Io ti amo- le parole gli uscirono spontanee, come un fiume chiuso da troppo tempo in una diga.
Giorgio era in ginocchio, davanti a lei, che, con lo swifter in mano, sembrava quasi un re pronto per una nuova investitura da cavaliere.
- Cos'è, un nuovo gioco erotico? Giochiamo alla coppietta felice? Mi piace..- sorrise maliziosa, e poi con un rapido gesto della mano si sfilò il vestito, svelando quelle forme che Giorgio ormai conosceva bene.
- No, io ti amo veramente.. Sono pazzo di te-
- Certo amore, anch'io sono pazza di te- rispose, china sul cavallo dei suo pantaloni.
Giorgio sentiva ardere il suo basso ventre, ma riuscì a resistere. Si alzò in piedi, e le prese delicatamente la mano.
- Non è un gioco. Mi sono veramente innamorato di te-
Lei lo guardò per un attimo. Poi provò alcuni movimenti anatomici che avrebbero fatto la felicità di molti uomini, ma Giorgio continuò a fissarla in viso.
Era vero. Si era innamorato di lei. Quel fesso del suo nuovo padrone di casa si era innamorato di lei. Raccolse subito il suo vestito, e si mise alla ricerca della sua biancheria intima, dimenticata chissà dove.
- Mi dispiace- disse con voce bassa e decisa- ma credo che il mio lavoro sia finito qui. Mi licenzio-
- Tu cosa???- la inseguì lui, mentre lei portava il suo bianchissimo culetto in giro per la casa.
- Ma allora, quello che c'è stato fra noi..-
- Un equivoco, solo un brutto equivoco-
- Un equivoco?? Tre mesi di sesso tu lo chiami un brutto equivoco??.. Io qui sto rischiando tutto per te, la mia famiglia, il mio lavoro..Oggi ho colpito quel cretino di mio suocero perchè voleva portarti via da me....-
- Tu cosa hai fatto!!!!!!!- urlò una terza voce che Giorgio conosceva benissimo. Sua moglie era dietro di lui, con le buste della spesa rapidamente sistemate in assetto da guerra.
I surgelati furono il suo primo atto bellico, ma non ottennero nessun risultato significativo.
Volarono veloci ma troppo bassi per colpire Giorgio, e troppo alti per colpire lei sulle sue belle natiche. I filetti di merluzzi fritti atterrarono a terra con un rumore sordo, che preannunciava la rottura della scatola.
- Io ti ammazzo...Figlio di puttana..Tre mesi- disse brandendo un carciofo a mò di mazza chiodata.
Giorgio raccolse lo swifter dal pavimento, e si preparò al duello. Ormai sentiva che la sua vita stava prendendo una piega grottesca, e cercò assecondarla.
Tra i due litiganti, che si fronteggiavano minacciosi, rimase lei. Preoccupata dall'esito degli eventi aveva lasciato cadere il suo vestito e si era riparata dietro una poltrona, con la schiena rivolta verso la porta d'ingresso.

Il presidente, appena dimesso, aveva deciso di andare a cercare quell'idiota di suo genero.
Prese la sua copia delle chiavi dell'appartamento di sua figlia ( dopotutto, era lui che l'aveva pagato) e le girò nella toppa.
Tutto si sarebbe aspettato, tranne di trovarsi di fronte il culo della donna delle pulizie.
Pensò di essere ancora traumatizzato, e mentre cercava faticosamente di capire cosa stava succedendo, fu centrato in pieno sulla fronte da un melone, e cadde a terra sfiorando con la testa il posteriore della colf di sua figlia.

4 commenti:

Simone Altimani ha detto...

Grande, sei davvero bravissimo!

Il Gabbrio ha detto...

Bravo Giù...la guerra domestica è un'idea freschissima...proprio bravo!!! : )
Ma i diplomi della scuola di Comics li consegnano di mattina o pomeriggio? Perché io penso di venire i 5 a Romics, ma la sera devo stare a cassino che ho da suonare!!!

Cirincione ha detto...

L'ho letto ieri, ma ti commento oggi: la donna delle pulizie a chiappe di fuori, verso la fine, è molto interessante... e ora che farà il suocero?
Cmq, divertente come sempre!!
@ Gabbrio: i diplomi li danno alle 6, tocca sentirci per organizzarci beneee

GiGi ha detto...

Davvero divertente. Abbrao.
:-)

Gigi