domenica 16 settembre 2007

La metaforica colf ( la partita di tennis 2)

Vedendola nuda accanto a sè, non riusciva a trovare una spiegazione. Perchè continuava a preferire quel corpo rotondo e rilassato piuttosto di quello asciutto e scolpito di sua moglie?
C'era qualcosa in quella donna, qualcosa di ineffabile e profondo. Lei aveva un dono, un incredibile talento. Come quel dolce che da bambino gli piaceva tanto. Brutto ma buono. Ecco, lei era brutta ma *****. Un'autentica fuoriclasse. Bastavano cinque minuti sotto le lenzuola con lei, e il mondo perdeva ogni suo significato.
Cazzo, il presidente. In un attimo, Giorgio si alzò velocemente dal letto. Raccolse i vestiti da terra, immersi in una coltre di polvere. Quella casa era proprio uno schifo. Sua moglie avrebbe continuato a chiedere il licenziamento della loro nuova donna delle pulizie, e lui avrebbe cercato di nuova di difenderla, sanza addurre motivazioni plausibili. Se solo avesse potuto spiegarle sinceramente " Vedi cara, è che la devi intendere in senso più metaforico: in effetti, come scopa lei.."
Ancora nudo, uscì dalla porta dell'appartamento. Sul pianerottolo non c'era nessuno, e doveva sfruttare al meglio il poco tempo rimasto. Forse, sarebbe riuscito a tardare solo di una quindicina di minuti. Entrò nell'ascensore, ma non riuscì a spingere il pulsante che venne risucchiato dai bisogni di un altro condomino. Con sorprendenti ( ed inaspettati, almeno per quello a cui era abituato) movimenti, riuscì ad indossare mutande e pantalone.
Così il signor Brachetti, puntiglioso ingegnere in pensione, si lo trovò di fronte a petto nudo mentre eseguiva degli esercizi di riscaldamento.
-Mah..- esordì il perplesso vicino
- Ginnastica in spazi chiusi. Salendo e scendendo, il corpo si rilassa ed espelle lo stress superfluo. Non ha mai sentito parlare del Professor Aurelis?-
Il povero Brachetti,poco convinto dalla spiegazione, rimase in silenzio per il resto del breve tragitto.
Giorgio si finì di vestire mentre il cancello automatico finiva di aprirsi.
La sua smart si gettò con impeto guerriero nel traffico, e venti minuti dopo raggiunse il suo obiettivo.
Orgoglioso dei suoi calzini bianchi, ormai riappacificati dopo la precedente separazione, fece il suo ingresso nel prestigioso circolo.
Il presidente, in impeccabile completo da tennista di mezz'età tendente all'aldilà, era scuro in viso.
- Finalmente, si può sapere che fine avevi fatto?-
- C'era un traffico incredibile-
- Ma che dici..Non c'era nessuno per strada-
- è che ho avuto un piccolo contrattempo a casa...-
- Si lo so. Mia figlia mi ha detto tutto. Ma ho trovato la soluzione. La colf la prendo io, tanto ne ho già due. Poi, magari tra un mese, la licenzio..-
Giorgio si limitò ad annuire.
Cominciarono a giocare. Il presidente, suo suocero da ormai cinque anni, era un pessimo giocatore, ma anche un uomo molto permaloso. Così, tutti cercavano di farlo vincere, o almeno perdere con onore. Ma quel giorno Giorgio proprio non ci riusciva. Ogni volta che colpiva la pallina pensava alla sua bella colf che se ne sarebbe andata per sempre.
Così, quando si apprestava a servire per il set, capì improvvisamente quello che doveva fare.
Alzò la pallina in aria, e la colpì con incredibile violenza.

7 commenti:

-harlock- ha detto...

Ben scritto e incuriosisce.
Dunque, funziona.:)

Il Gabbrio ha detto...

Continua così che sono curioso...!!!

Cirincione ha detto...

Voglio anche io una donna delle pulizie .......,
almeno quello visto che la mia camera è sporca di suo!

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e