lunedì 10 novembre 2008
La poesia del sesso
Violica è stata bella, giovane e puttana: il tempo, instancabile saccheggiatore di vita, le sottrae a poco a poco il suo esplosivo fascino, restituendole in cambio un numero sempre maggiore di anni sulle spalle. L'unica cosa che non le può togliere è la sua fame di sesso, che con l'esperienza si è affinata in ingegno e volontà. Gli uomini però sono giudici parziali delle vicende amorose, e troppo spesso si fanno ingannare dallo splendore della gioventù.
Marco ha tredici anni compiuti due volte, che non è bene raccontare in giro di essere stati bocciati in terza media. Incompreso seduttore di coetanee, trascorre il suo tempo a sognare la donna più bella che abbia mai visto, indimenticabile protagonista di successi come Guerre Anali e Tutte pazze per le nere mazze, videocassette che il povero Marco ha trovato in un vecchio armadio dello zio.
Violica si guarda nello specchio, e non si trova più. Le rughe le segnano il volto come piccoli torrenti di montagna e le labbra, una volta rosse e carnose, si perdono in un sorriso triste e andato a male. Le sue tette, grandi ed appetitose, cominciano a subire le lusinghe della legge di gravità, come il suo celebrato lato B, che desideroso di prendersi un meritato riposo dopo tanto lavoro tende a rilassarsi troppo.
Marco, stufo di fare l'amore da solo davanti al televisore, ha trovato nell'incanto della sua ingenuità la forza di andare a trovare la donna di cui si è innamorato, ed è pronto a dichiararsi senza paura.
Violica si infila svogliatamente la vestaglia, e si chiede cosa potrà mai volere da lei un ragazzino di tredici anni.
Ti amo le sussurra dolcemente lui appena la vede
Tu cosa?
Io ti amo. Dal vivo sei ancora più bella che in Guerre Anali.
Mi stai prendendo in giro?
Non potrei mai.
Violica lo fissa attentamente, e vede nei suoi giovani occhi quel fuoco che da tanto tempo non riusciva più ad accendere negli uomini. Sorride maliziosa e si lascia scivolare la vestaglia davanti all'espressione sbigottita di lui.
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1 commento:
mmm... non so ma ha un che di toccante e vagamente malinconico, un pò come quando bevi acqua di mare, ti lascia l'amaro.
bello! :D
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